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B16 said in Ottobre 28th, 2008 at 18:40

i disposable heroes of ipocricy (si scriverà così?) erano davvero geniali… si peccato che la gente non sappia a dove attaccarsi, che il corriere ne faccia da cassa di risonanza e che bono diventi pari a un tronista di uomin e donn nella chiacchera da parrucchiera.

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buzzandmusic said in Ottobre 28th, 2008 at 19:03

siamo oramai al digestivo caro b16,ma i dubliners poi si rifanno dal vivo:-)))
figurati se Bono fa delle sciocchezze simili.Errori ne facciamo tutti,anche lui,magari pure grossi,ma non certamente di fronte ad una macchina fotografica.O forse non e’ abituato alle macchine fotografiche e ai microfoni?
Bah!
Aufwiedersehen
Buzz

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Alien on Acid said in Ottobre 28th, 2008 at 19:31

The Disposable Heroes of Hiphoprisy, bello che qualcuno si ricordi di loro…solo da buzz, può succedere ciò!

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buzzandmusic said in Ottobre 28th, 2008 at 19:46

Grazie Alien ma il merito è tutto di b16 da Amsterdam:-))
ciauz

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Raffaella said in Ottobre 28th, 2008 at 21:32

fanno solo schifo!
Intendo i giornalisti di questo tipo ovviamente, anzi non andrebbero nemmeno chiamati giornalisti.
Il Corriere ormai è peggio di Novella 2000 …. che pena 🙁

Andiamo oltre che è meglio!

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buzzandmusic said in Ottobre 28th, 2008 at 21:59

Per fortuna,cara Raffa e cari amici, esistono ancora riviste come jam e buscadero dove scrivono persone competenti e prive di interessi “intrecciati”.
E magari lo fanno anche per “due lire” ,sospinte dalla pura passione musicale e quindi emozionale.
Spesso ahime’ le riviste,almeno qua in provincia ,sono introvabili.
Io ho avuto la fortuna di trovare un giornalaio paziente e alla vecchia maniera che si è “preso l’appunto” e ogni mese si ricorda di tenermeli da parte.
Poi il resto tutto on line, ma su siti prevalentemente stranieri, sempre up to date.
Ricordo ,purtroppo, che melody maker ha chiuso da anni e che anche new musical express versione cartacea non versa in ottime condizioni economiche.
Andiamo oltre Raffa,sperando che il futuro possa riservarci pochi “monopoli” e molto materiale “indipendent”.
Le indie spesso ci regalano delle meraviglie come “in rainbows”.
Un album,un gruppo che insieme al web hanno letteralmente sconvolto il mercato della discografia e quindi della musica nel mondo.
Mi auguro anche che aprano nuove entità manageriali diverse da live nation che temo fagociterà a breve tutto lo showbiz mondiale.
Opinione personale ,sicuramente non condivisibile da altri.
Ma mi sono “confessato”.
Ciao Raffa,ciao a tutti.
buzz

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