I Nickelback hanno sempre rivendicato orgogliosamente la loro volontà di proporre canzoni che “la lavandaia” (la casalinga di Voghera, secondo la tradizione nostrana) apprezzi, ricordi e canticchi quando fa le faccende. Insomma, uscire dal recinto del rock più arrabbiato per ritagliarsi un posticino nel mainstream: obiettivo raggiunto con lode a giudicare dai dati di vendita dei loro dischi.
L’esempio recente è quel Dark Horse in grado di conquistare un disco di platino dopo sole tre settimane dalla pubblicazione, e l’ultimo singolo in ordine di tempo è tanto per cambiare una corposa ballata rock:I’d Come For You, canzone possente in cui generose chitarre accompagnano la voce forte di Chad Kroeger e le percussioni salgono fino a pestare con decisione.Â
Non manca nemmeno un ingrediente della rock-ballad classica, ma c’è da dire che i Nickelback sono a dir poco degli esperti in materia: rispetto ai grandi gruppi rock del passato, che regalavano uno di questi pezzi ogni tanto, per la band canadese questa sta diventando sempre più una specializzazione.
Dopo milioni di copie costantemente vendute con ogni disco, per Dark Horse i Nickelback si sono rivolti a quel “Mutt” Lange che a suo tempo produsse Back In Black degli Ac/Dc (per tacere di innumerevoli altre produzioni fortunatissime). L’accoglienza della critica offre considerazioni contrastanti, anche a causa di quell’incrocio rock-mainstream che certo può essere fonte di equivoci e allergie.Â
Quello di cui ormai i Nickelback possono essere sicuri è che ad accoglierli calorosamente sia il pubblico, oggettivamente il critico più benevolo verso questi rocker canadesi.Â
musicsite.it
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