Ascoltare A Hill Of Feathers (Record Kicks), album d’esordio degli inglesi Hannah Williams & The Tastemakers, significa assaporare le vibrazioni più autentiche del soul, lasciarsi trasportare dalla sua carica viscerale. Il disco muovendosi con disinvoltura tra soul e funky, ne raccoglie l’eredità e ci consegna una manciata di brani che stupiscono per la maturità e la freschezza, pur restando fedeli alla gloriosa tradizione dei generi. Dieci tracce passionali, avvolgenti e sensuali.
Non ci sono dubbi che la vera protagonista dell’album sia la voce della giovane e più che promettente Hannah Williams. Impossibile non cogliere nel suo timbro robusto, caldo e graffiato i riferimenti alle grandi signore del soul e del jazz, da Aretha Franklin a Etta James, fino, perchè no, ad Alicia Keys, forse la più importante cantante soul della nuova generazione, passando per la scuola del cosiddetto “soul bianco”, che vede tra le ultime principali esponenti Duffy e Amy Winehouse. Non mancano poi echi delle voci più ruvide come quella di Betty Davis, Shirley Bassey o Sarah Jane Morris. Tutto questo non significa però che la Williams sia priva di personalità. Anzi, la ragazza ha grinta da vendere e quelle che ci regala sono vere interpretazioni, eseguite con decisa padronanza artistica.
Ad accompagnarla, il gruppo dei Tastemakers, che con le loro melodie limpide e lineari creano un interessante contrasto con la voce più sporca della vocalist.
L’apertura dell’album è affidata alla grintosa Work It Out, a cui segueTell Me Something (Liberties), un lento coinvolgente.
Ci si lascia poi andare con il funky di Do Whatever Makes You Feel Hot e con il groove deciso di Don’t Tell Me. Kitchen Strut, punto forte del disco, non lascia scampo con la sua forza trascinante, mentre subito dopo si viene rapiti dal morbido sound di Washed Up. Molto piacevole (When Are You Gonna) Say You’re Mine, una ballad in cui la voce di Hannah Williams alterna dolcezza e toni ruvidi.
L’intensità non accenna diminuire con gli ultimi due pezzi cantati, Get It (Part I) e I’m A Good Woman, più reggaeggiante il primo, più scattante il secondo.
In chiusura,Things To Come, l’unica traccia strumentale, quasi un saluto distensivo all’ascoltatore, dopo una scarica di energia senza sosta.
A Hill Of Feathers è un disco pulsante, vibrato dalla passione e da quella sana rabbia che pervadono il soul, il vero soul, quello suonato e cantato, appunto, con l’anima. Un album sincero, con un tipico sapore retrò, che non cede a inutili compromessi, e forse proprio per questo più adatto ad essere vissuto e respirato fino in fondo dal vivo.
Una bella speranza per il futuro. Go straight!
Buone notizie che chi volesse ascoltare dal vivo Hannah Williams & The Tastemakers. Dopo il successo riscosso il 20 ottobre scorso al Biko di Milano, la band torna infatti in Italia per tre concerti:
Giovedì 13 dicembre: Central Kitschen, Via Cesare Battisti, Latina
Venerdì 14 dicembre: Roma Suona Funk!_Rising Love, Via Delle Conce 14, Roma
Sabato 15 dicembre: BUG Ueffilo Club, Gioia del Colle, Bari.
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