La formazione, generalmente definita “prog-rockâ€, sebbene Julian Cope affermi che di tale genere non si tratti affatto, in Gran Bretagna non riuscì mai a perforare lo scudo della Top 40. In Italia, curiosamente, era un altro paio di maniche: nel ’71 il loro album “Pawn hearts†raggiunse il primo posto delle nostre classifiche, e vi soggiornò molto a lungo. Nel ’72, inoltre, Peter Hammill e soci vennero in tour nel nostro Paese per ben tre volte, causando veri e propri incidenti di piazza e tumulti popolari. Ora, dopo essere passati nel nostro Paese nel giugno 2005, si risente parlare dei Van der Graaf Generator. Hammill e i suoi due soci (Hugh Banton e Guy Evans) hanno registrato un nuovo album, del quale per ora si sa pochissimo, e tornano in azione. Il primo impegno annunciato dal gruppo nato nel 1967 a Manchester è la partecipazione ad una manifestazione artistica e musicale, Metropolis, che si terrà a Londra in varie date tra ottobre e dicembre. Saranno proprio i VdGG a chiuderla, con un concerto previsto per il prossimo 18 dicembre.
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