Former Roxy Music man Bryan Ferry has announced plans for a new studio album called Avonmore.
It follows 2012’s The Jazz Age, which heard Ferry reworking his own classics to fit the titular time period, but the new record will mark the first original material since 2010’s Olympia. Well, at least eight of the songs are originals; covers of Steven Sondheim’s “Send the Clouds” and Robert Palmer’s “Johnny and Mary” made the cut, as well.
Ferry also enlisted a bit of help from some impressive guests, with Terje, Johnny Marr, Nile Rodgers, Flea, Ronnie Spector, Mark Knopfler and Maceo Parker all making contributions to the new album.
Avonmore will arrive on November 17 via BMG, and you can scroll past the full tracklisting below to hear the brand new single “Loop De Li.”
Avonmore:
1. Loop De Li
2. Midnight Train
3. Soldier of Fortune
4. Driving Me Wild
5. A Special Kind Of Guy
6. Avonmore
7. Lost
8. One Night Stand
9. Send In The Clowns
10. Johnny & Mary
ALTRO DA MUICALNEWS.COM
Icona del glam rock, grandissimo sperimentatore, musicista dal talento straordinario, Bryan Ferry vanta una delle più longeve carriere nel panorama musicale internazionale.
Anticipato dal lancio del primo singolo “Loop de li”, nelle radio da venerdì 26 settembre, “Avonmore”, il suo quattordicesimo album solista, esce il 18 novembre per Bmg Rights Management/Self.
Dopo The jazz age, il disco con cui, nel 2012, aveva riproposto i grandi successi dei Roxy Music in chiave strumentale, Ferry ritorna in veste autorale componendo, scrivendo e cantando 8 tracce su dieci (Send in The Clowns è una cover, la versione originale è del compositore Stephen Sondheim; mentre Johnny & Mary è un remaster della sua collaborazione con il Dj norvegese Todd Terje).
Nuove canzoni per dare il giusto spazio all’estrema versatilità dell’artista e che raccolgono caratteristiche e passioni snocciolate negli anni che questa volta vengono amalgamate in un unico lavoro.
C’è allora spazio per qualche pennellata di rock inserita con molta eleganza da affascinanti temi di chitarre, bassi e sax che sottolineano il potere di seduzione della musica di Ferry. A ballate dal sapore classico e intimista, si alternano viaggi nell’elettronica più moderna per un perfetto connubio tra fine cantautorato e avanguardia degli anni zero. La voce calda, tenue, leggermente roca, seduce, affascina e incanta pezzo dopo pezzo.
Il disco è stato prodotto da Ferry stesso, nei suoi studi di Londra insieme a Rhett Davies e mixato da Craig Silvey che tra gli artisti con cui ha lavorato vanta i nomi di Arcade Fire e Paolo Nutini.
Ferry, che non è affatto nuovo alle collaborazioni, si affianca a partner musicali storici come Nile Rodgers, Johnny Marr e Marcus Miller. Tra i momenti più alti del disco, i singoli Loop De Li e Soldier of Fortune scritti appunto insieme a Johnny Marr.
All’inizio degli anni ’70 Bryan Ferry aveva incontrato, nella metropolitana della capitale inglese, Brian Eno e aveva lasciato la professione di insegnante ceramista per seguire il sogno di una carriera nella musica. Poi la militanza nei Banshees fino alla creazione dei Roxy Music, quando il glam rock era ancora un azzardo.
Sono passati quasi 50 anni da allora, ma Avonmore è l’ennesima conferma del talento intramontabile di questo artista sempre un passo avanti rispetto al tempo.
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