Se si è in cerca del miglior folk contemporaneo lontano dai riflettori dei Mumford and Sons e dai lustrini dei Lumineers, Ben Cooper è l’uomo che fa per voi.
Il nome del polistrumentista originario di Jacksonville non vi suonerà estraneo: nel 2006 con i suoi Electric President e l’album omonimo aveva conquistato la critica un mix perfetto di folk, indie-pop ed elettronica tanto da essere accostato ai Postal Service anche se la matrice folk li avvicinava più ai migliori It’s Jo And Danny.
A nome Radical Face la virata verso al Folk delle origini è stata decisa e nel 2007 per la Morr Music uscì ‘Ghost’ (e noi che siamo lungimiranti lo recensimmo) che confermò le qualità di Ben.
Come in tutte le favole arriva la Nikon, che utilizza un pezzo per un suo spot pubblicitario e in breve il singolo ‘Welcome Home’ arriva ad avere più di 16,5 milioni di visualizzazioni su YouTube. Aggiungiamo anche che alcuni suoi pezzi sono stati utilizzati per alcune serie TV come ‘Private Practice’ e ‘Skin’ e il gioco è fatto.
Il 5 Novembre è stato pubblicato per Nettwerk Records/Self ‘The Family Tree: The Branches’ il secondo capitolo di una trilogia legata dal tema dell’albero genealogico da lui ideata. Disco registrato in solitudine nel capanno dietro casa di sua madre, dove Ben ha vissuto con gli altri otto fratelli a Jacksonville, e per il quale ha utilizzato rigorosamente strumenti che sarebbero stati disponibili nell’era in cui si svolge la storia raccontata, ambientata dal 1860 al 1910: proprio come era stato fatto per il primo capitolo ‘The Family Tree: The Roots’ (2012).
Questi ingredienti fanno capire come il suo sia un folk bucolico e fatto apposta per far entrare l’ascoltatore nelle storie che racconta e farsi coinvolgere dai personaggi che si incontrano lungo la strada, come dichiarato Ben in fase di preparazione al disco: “Mi piace raccontare storie e volevo che questo fosse l’elemento principale. Ho esaminato alberi genealogici e studiato un po’ di storia americana per avere qualche riferimento, poi ho attinto dalle esperienze personali e ho unito il tutto.” E se aggiungiamo anche che Ben ha un passato di scrittore di narrativa il cerchio si chiude.
Da poco terminato il tour negli States, Radical Face approda oggi in Europa con una prima serata al Colston Hall 2 di Bristol, Tour che toccherà oltre agli UK, Germania, Francia e Olanda. Un assaggio del nuovo lavoro ve lo portiamo qui sotto con il singolo ‘Holy Branches’.
indie rock
ps il link che si propone rimanda a repubblica, testata notoria per ricercatezza e il poco apprezzamento per quanto gia’ c’e’
pps criticare mumford and sons e lumieers significa ricercatezza ad ogni costo, poi magari ci si limita ad un ascolto e il tutto non va negli hard disk ma nello spam, resto molto perplesso,ma ascoltero’.
Secondo me l’unico a saper suonare su strumenti di un tempo o costruiti artigianalmente con legno e cartone e’ Jack White! Non so se mi spiego!
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