Debutta al Teatro Verdi di Milano il 24 aprile 2012 “Io odio i talent show – Adesso canto io”, il primo spettacolo teatrale di Mario Luzzatto Fegiz, il critico musicale più famoso d’Italia, che così ci introduce al proprio psicodramma: “Un critico musicale, un tempo temuto e rispettato, si trova a doversi confrontare con una nuova realtà: quella dei social network, i talent show, i televoti, gli SMS, improbabili giudici dal retroterra culturale esile. Abituato dagli anni settanta a fare il bello e il cattivo tempo, oggi il tapino viene esautorato da una contestazione che agisce in tempo reale, con i fan degli artisti pronti a coglierlo in fallo fra lazzi e insulti. Addestrato ad operare con delle certezze musicali planetarie come Elton John o i Beatles o con personaggi italiani di grande caratura scopre una sgradevole realtà: artisti che lui detesta o ignora hanno successo anche senza la sua benedizione”.
Fegiz odia i talent show perché hanno posto fine alla dittatura della (sua) critica.
Così, in un crescendo tragicomico, racconta con sorprendente umorismo e istrionico carisma episodi sconosciuti, leggende, fatti e svariati misfatti vissuti in prima persona insieme ai grandi protagonisti degli ultimi 40 anni di musica in Italia. In circa un’ora e mezzo ricca di emozioni e colpi di scena Mario Luzzatto Fegiz, accompagnato sul palco dai musicisti Roberto Santoro (voce, chitarra ed effetti) e Vladimir Denissenkov (fisarmonica russa), in una sorta di delirio-vendetta-sfogo percorre un folle viaggio fra canzoni celebri (interpretate da Santoro) e decine di aneddoti, che riguardano tanto le leggende come Tenco, De Andrè, Dalla, Michael Jackson o Elton John, quanto gli artisti più popolari degli ultimi decenni, come Vasco, Pausini, Madonna e Ramazzotti, fino agli odierni idoli da talent come Alessandra Amoroso, Arisa, Giusy Ferreri e Marco Carta, le loro canzoni, il festival di Sanremo con i suoi retroscena, insomma tutto ciò che ci si può aspettare da chi, nel corso della sua carriera, ha incontrato più di 1.000 artisti italiani e stranieri.
E che di se medesimo, “critico musicale in pieno psicodramma” dice:“di mestiere faccio quello che vi dice se vale la pena di spendere 50 euro per un concerto o 15 per un cd… Per misteriose ragioni da 40 anni costringo pubblico e artisti a confrontarsi con la mia incompetenza. E ho visto cose che voi umani neanche potete immaginare”.
“Io odio i talent show” – scritto da Fegiz in collaborazione con Maurizio Colombi e Giulio Nannini, prodotto da Claudio Trotta per Barley Arts e con la regia dello stesso Colombi – è uno spettacolo nuovo, al quale il pubblico italiano non è abituato. E’ un one man show sulla musica che nessuno ha mai osato – o potuto – portare in scena prima d’ora. Luzzatto Fegiz non veste più i panni del critico ma quelli dell’attore, del comico, dell’intrattenitore e lo fa con una verve che sorprenderà i suoi esimi colleghi critici – dei quali sarà finalmente ostaggio – e che lascerebbe di stucco anche gli artisti, (in-)volontari protagonisti di questa sua spettacolare maratona teatral-musicale.
Dal 24 al 29 Aprile 2012 – TEATRO VERDI Via Pastrengo, 16 – Milano
Biglietti: Intero 20 euro – Ridotto e Convenzioni 14 euro, Mercoledì 10 euro
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro.
Informazioni: tel. 02 6884084 e 02 27002476
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