Le quattro principali case discografiche del mondo dovranno versare la somma globale di 45 milioni di dollari in diritti d’autore non pagati. La class action è stata iniziata nel 2008 dalla società che cura gli interessi del trombettista jazz Chet Baker a nome non solo dell’artista rappresentato, ma anche di una serie di altri musicisti elencati in una lista. L’elenco comprende registrazioni effettuate prima della stipula di accordi sulle royalties, in seguito ai quali le somme dovevano essere versate, ma ciò non è accaduto. Sulla lista presentata c’erano 300mila registrazioni per un totale di 50 milioni di dollari dovuti da EMI, Sony, Universal e Warner. Le major adesso hanno deciso di versare l’importo che sarà distribuito fra autori ed editori musicali.
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