Ascoltare la musica, guardare i film e passare ore con un cofanetto in dvd sono le attività che stanno sostituendo la religione come forma di devozione pubblica. È quanto sostiene lo studio di un accademico britannico, il dottor Clive Marsh dell’Università di Leicester, il quale ha iniziato la sua ricerca esaminando il modo in cui i fan degli U2 interagiscono con la loro band preferita.
Oggetto di venerazione sono anche i siti internet, ma è la musica ad occupare sempre maggior spazio in questa ricerca che ha analizzato il rapporto tra religione e cultura popolare. È a questa forma d’arte infatti che ci si rivolge per approfondire le questioni etiche e filosofiche del mondo moderno. Ascoltare il lettore di mp3, o equivalente, significa sprofondare in un mondo proprio. In modo simile si forma una comunità “religiosa†tra i fan di una band, nel caso specifico degli U2. I fan attraverso i siti e i blog non parlano solo di musica ma anche di televisione, cinema, abitudini di ascolto e fruizione della musica, e di altre aspetti delle loro esistenze che comprendono anche la politica, l’etica eccetera.
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