Nel suo repertorio Massimo Di Cataldo ha canzoni diventate successi internazionali, come “Se Adesso te ne vaiâ€, “Come sei bella”, “Scusa se ti chiamo amore”, “Che sarà di meâ€, “Con il Cuoreâ€, ed una carriera che lo ha portato a collaborare con produttori come gli inglesi Phil Palmer (già con Eric Clapton ed i “Tears for Fearsâ€) e David Rhodes (partner delle produzioni di Peter Gabriel).
Ora pubblica il nuovo, settimo album, “Macchissenefrega†(su etichetta Dicamusica/Edel), disponibile nei negozi e su I-Tunes dal 26 ottobre.
Un titolo eloquente per un artista, oggi quarantenne, conosciuto in mezzo mondo, più consapevole della sua arte e del mestiere, meno disposto ai “compromessi†del “business musicaleâ€, con un linguaggio più “diretto†e con il disco che farà parlare per i contenuti e per i temi che affronta.
Presentato dal vivo in una serie di incontri con il pubblico e di showcase (il primo, in anteprima, a Roma, è in programma domani sera, giovedi 22 ottobre, presso la Scuola “Musica Incontroâ€, in Via Tiburtina 695) il disco affronta il disagio e la disillusione di un’intera generazione; la “precarietà †quotidiana vissuta sulla pelle della gente; la speculazione sulle emozioni e l’omologazione effimera; il gossip e la tv, lo schierarsi ostinato su tutto; la perdita di punti di riferimento, religiosi e politici che siano. E poi le ballate, bellissima “Schegge di Luce†(primo singolo radio estratto dal lavoro).
“Macchissenefrega†è una sorta di “concept albumâ€, il disco che Massimo Di Cataldo aspettava di pubblicare da anni, “a tratti ironico e provocatorio†rivela un lato musicalmente inedito ed espressivo del cantautore italiano, capace di “incantare†con ballate dalle melodie evocative e smuovere animi e sentimenti con canzoni ritmatamente rock, folk e psichedeliche, con testi (mai scontati) sulla visione della vita moderna.
Per qualche anno si è volutamente “tirato fuori dal giro†dell’â€industria musicaleâ€, chiudendo la collaborazione con la “multinazionale†con cui era “sotto contrattoâ€: “Molte delle canzoni di questo nuovo albumâ€, dice Massimo, “sono quelle che i miei discografici “sconsigliavano†perchè volevano solo le canzoni d’amore, volevano che ripetessi all’infinito i mie primi successi. Cosi le ho tenute lì, poi è arrivato il giorno che ho deciso che dovevo far da solo, che era il momento di dire “Macchissenefregaâ€ini tutti i sensi 
Massimo Di Cataldo l’ha scritto, prodotto e realizzato negli ultimi tre anni, nel suo studio; per le sessioni di “editing†ed “additional recordings†si è recato a Box, in Inghilterra, per lavorare con il produttore Marco Migliari, nel complesso dei grandi studi “Real World†di Peter Gabriel (per rinverdire quella sorta di “english inspiration†che da sempre caratterizza il suo stile.
Ha impiegato tutto il tempo che era necessario, e soprattutto ha registrato le canzoni a cui tiene di più, con i musicisti che, da oltre dieci anni, orbitano nella sua band; al disco hanno collaborato l’esperto ingegnere del suono Enrico Chiarioni ed il produttore Marco Migliari.
A sottolineare le atmosfere coinvolgenti e rarefatte di alcuni tra gli episodi musicali più riusciti dell’album gli archi del grande violinista Olen Cesari.
Questa la tracklist del cd:
1- Dio siamo Noi
2- Di Cose Belle
3 – Universo
4 – Schegge di Luce
5 – Posso Essere incazzato
6 – Gente per Bene
7 – Macchissenefrega
8 – Vittime
9 – Quello che mi andava di fare
10 – Palle di Natale
11 – Dio Siamo Noi (parte 2)
12 -Centro Commerciale Occidentale
musicalnews.com
Si ringrazia per la collaborazione l’ Ufficio Stampa Daniele Mignardi
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…A ME PIACE….è l’ideale dopo aver visto una grande partita ….dove abbiamo spezzato le reni al maccabi haifa (!!!!!!!!)…………..
AUGH
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meglio non parlare di calcio va…….a Milano si dovrebbe parlare di musica ma c’e’ sempre D’Alessio che fa capolino,povera Italia,povera Juve…….vabbe’ almeno 3 punti via!!!!!
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contavano solo i 3 punti….a milano manco quelli. d’alessio che schifezza!
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…d’alessio, di cataldo, e nek…chi è il migliore dei tre?
….cmq SANLUIGIBUFFON…. se c’era Manninger la vedevo molto male…………………
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e ora un Ramazzotti,meglio un Averna va…..
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Rispetto a Ramazzotti, anche Di Cataldo è Mozart.
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anche the Niro per me e’ come Chopin rispetto ad Eros eh eh eh eh
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Di Cataldo è un grande artista, peccato che in Italia oggi sia snobbato, assurdo.
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in passato ha lavorato a casa di Gabriel e con Tony Levin ,e’ bravo ,sottovalutato ,ma in Italia come sempre i migliori non hanno spazio ,ciao Domino ,alla prossima
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