Gli Editors sono capaci di cose straordinarie. In un tranquillo venerdì sera il quintetto britannico è riuscito a concentrare una serie di rare eccezioni, di quelle che messe insieme trasformano la consuetudine in evento storico. Il profumo di miracolo era comunque già nell’aria, fin da quando il concerto bolognese, unica tappa italiana del tour europeo, era stato spostato dal “piccolo” PalaDozza all’enorme Unipol Arena, per l’eccessiva richiesta di biglietti. Poco importa se alla fine non si è verificato il “sold-out”, perché a riempire il vuoto delle (poche) sedie rimaste libere ci ha pensato l’abbraccio di un pubblico calorosissimo, trascinato a suon di singoli nel cuore di una band che si conferma all’altezza delle aspettative.
UN CONCERTO CONTROCORRENTE — Show abbastanza sobrio (almeno rispetto a quel che si vede ultimamente nei palazzetti), cadenzato qua e là da giochi di fiamme e scintille, ma concentrato soprattutto sulla musica, con una scaletta che pesca quattro o cinque canzoni da ciascun album. Il concerto si è aperto con due “non singoli”, scelta contro corrente per raccontare il viaggio musicale degli Editors: Sugar, dal recente lavoro The Weight Of Your Love, e Someone Says, dal disco d’esordio The Back Room, quasi pronto a compiere i suoi primi dieci anni. Poi un’infilata di singoli hanno impennato il livello di festosità già piuttosto alto: dal primissimo successo Munich alla splendida An End Has a Start e Lights, entrambe contenute nel secondo album. Poi ancora un tuffo nel passato con Bullets e Racing Rats, un bagno di elettronica berlinese con A Life As A Ghost. Tra i suoni del synth e i tasti del pianoforte si sono consumate Eat Raw Meat = Blood Drool, All Sparks, seguite a ritmo serrato, in una pioggia di scintille, dai singoli più potenti dell’intera produzione degli Editors, quelli capaci di infiammare la platea di un intero palazzetto.
FUORI PROGRAMMA — Sul finire del live la nostalgia è alimentata da un lungo bis con la romantica e triste Smokers Outside The Ospital Doors, e la chiosa riservata a Papillon, tanto per ricordare che gli Editors sono capaci di comporre brani “da stadio”, ma anche di sperimentare sonorità più cupe ed elettroniche. La straordinaria normalità dei cinque di Birmingham è stata poi confermata da chi, dopo il live all’Unipol Arena, ha deciso di concludere la serata al Covo, storico club bolognese considerato la Mecca dell’indie rock. Qui, attorniato dai fan e accecato dai flash dei telefonini, il bassista Russel Leetch ha chiuso il tour europeo nei panni di dj, proponendo una selezione electro-rock che ha definito con chiarezza le influenze di una band destinata a riempire ancora tanti palazzetti.
Federica Mingarelli gazzetta.it
Visti negli anni passati a Milano e Perugia , non hanno mai deluso, sul palco una forza della natura !!!!!
SETLIST BOLOGNA 28 FEBBRAIO 2014
The Weight
(instrumental intro)
Sugar
Someone Says
Munich
An End Has a Start
Formaldehyde
Lights
Bullets
The Racing Rats
A Life as a Ghost
Eat Raw Meat = Blood Drool
All Sparks
In This Light and on This Evening
Bricks and Mortar
A Ton of Love
Bones
Honesty
Encore:
Camera
Smokers Outside the Hospital Doors
Nothing
(full band)
Papillon
(long)
setlist.fm
Related Articles
No user responded in this post
Leave A Reply