Babel dei britannici Mumford & Sons è stato incoronato come miglior album dell’anno nella 55esima edizione dei Grammy, i premi più importanti dell’industria della musica, in una cerimonia dominata dal gruppo rock The Black Keys.
The Black Keys si sono portati a casa ben quattro grammofoni dorati.
E Marcus Mumford, salito sul palco dello Staples Center, a Los Angeles, non ha nascosto la sua sorpresa al termine di una serata “sbaragliata” dalla concorrenza …Pensavamo che non avremmmo vinto nulla perchè i Black Keys stavano spazzando via tutto ed era bene così…. Per i Black Keys quattro riconoscimenti: miglior album rock (“El camino”), miglior canzone rock, migliore realizzazione rock (entrambe per “Lonely Boy” e miglior produttore (per Dan Auerbach, chitarrista e cantante della band).
Gotye, Skrillex, Jay-Z e Kanye West si sono portati a casa tre premi ciascuno. I riconoscimenti sono andati anche a Frank Ocean, Chick Corea, Esperanza Spalding, Matt Redman e FUN. L’edizione ha premiato soprattutto cantanti giovani e meno conosciuti, a conferma che l’industria della musica cerca di rinnovarsi, puntando sugli artisti che hanno raggiunto il successo grazie a Internet piuttosto che sulle vendite di dischi.
Numerose le performance sul palco. Justin Timberlake, innanzitutto tornato alla ribalta televisiva per la prima volta da quando, a gennaio, è uscito il suo “Suit&Tie”, sua prima canzone in cinque anni. Sul palco anche Taylor Swift, che ha aperto la serata con uno stravagante numero ispirato al circo, con tanto di mangiafuoco, clown, giocolieri, trampolieri e trapezzisti; Bruno Mars, Rihanna (deliziosa con un azzeccato completo Archive Luciano Soprani) e Sting si sono invece uniti
a Ziggy e Damian Marley per un tributo live a Bob Marley.
Adele, che l’anno scorso si era portata a casa ben sei trofei, quest’anno è stata premiata come migliore performance solista pop, diventando la prima donna dopo Barbra Streisand negli anni ’60 a conquistare il premio per due anni di seguito.
Onestamente preferisco i Black Keys, ma per carita’ degustibus:-) (Frank Buzz)
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