La disoccupazione cominciava ad essere dilagante; finita la Guerra fredda cominciava lo scontro Occidente-Medioriente; le ideologie erano ormai sbiadite; le religioni tradizionali lasciavano il passo a nuovi credi e alla Secolarizzazione; aumentavano i divorzi e la crisi del matrimonio. L’essere umano aveva perso i punti di riferimento del passato; era sempre più smarrito, isolato. Ma al contempo fantasticava anche sul Nuovo millennio alle porte, tra timori e nuove speranze.
Erano gli anni ’90. Un decennio complesso di veloci trasformazioni, durante il quale la Musica non disdegnò di lanciare nuovi promettenti artisti e generi musical, capaci di incanalare l’inquietudine e la rabbia di quel tempo. Si distinsero in particolare il Grange, con tutte le sfumature e discepoli al seguito, e la Dance, rinnovata e spogliata dagli anni ’80. I duri del Metal si tagliarono i capelli, mentre nuovi cantautori parlavano d’amore o mostravano un nuovo impegno sociale dopo la pausa del decennio precedente. Del resto gli anni ’70 avevano già detto tanto, forse tutto.
Di seguito propongo una lista degli album cult di questo complicato decennio, sia italiani che stranieri. Si accettano ovviamente suggerimenti…
STRANIERI
Ill Comunication – Beastie Boys
Odelay – Beck
Debut- Bjork
Blur – Blur
Grace – Jeff Buckley
Exit Planet dust – Chemical Brothers
Linea Gotica – CSI
The Score – Fugees
Dookie – Green Day
King of Bongo – Mano Negra
Blue Lines – Massive Attack
The Black Album – Metallica
Jagged Little Pill – Alanise Morisette
The Fragile – Nine Inch Nails
Nevermind – Nirvana
What’s The Story (Morning Glory) – Oasis
Ten – Pearl Jam
Ok Computer – Radiohead
Rage Against the Machine – omonimo
Blood Sugar Sex Magic – Red Hot
Automatic for the People – REM
Spiderland – Splint
Mellon Collie and the Infinity – Smashing Pumpkins
Bone Machine – Tom Waits
Dirt – Alice in Chains
The boy with the arab strap – Belle and Sebatian
Gran Turismo – Cardigans
Murder ballads – Nick Cave
No need to Argue – The Cranberries
Homework – Daft punk
Images and words – Dream Theater
Foo fighters – omonimo
Garbage – omonimo
Emergency on Planet Earth – Jamiroquai
You Gonna Go my Way – Lenny Kravitz
Antichrist Superstar – Marilyn Manson
Older – George Michael
Play – Moby
Big Calm – Morcheeba
Tragic Kingdom – No doubt
Smash! – Offspring
The Fat Of the Land – Prodigy
Sunburnt – Skunk Anansie
Urban Hymns – Verve
ITALIANI
LIGABUE – Ligabue
Hai paura del buio? – Aftherhours
Pipes and Flowers – Elisa
Anima Migrante – Almamegretta
Confusa e felice – Carmen Consoli
Lorenzo 92 – Jovanotti
Ho ucciso paranoia – Marlene Kuntz
Subsonica – Subsonica
Related Articles
2 users responded in this post
Non vorrei fare il rompi scatole, ma ho notato 2 cose non trascurabili:
– gli album presi in questione (mi riferisco solo a quelli stranieri visto che di musica italiana non me ne intendo poi granchè) sono solo quelli più quotati nel business marginali, tanti di questi sono addirittura marginali per l’evoluzione della musica, tralasciando certi album che magari non hanno gridato al successo ma che hanno dato un grande seguito per gli anni 2000.
– la pochezza di ricerca e gli errori nell’articolo, già chiamare il “grunge”: “grange”. Mi ha fatto storcere il naso, ma ho pensato che fosse solo un lapsus. Ma poi mi accorgo di:
Mellon Collie And The Infinite Sadness diventa Mellon Collie and the Infinity ; il gruppo post-rock degli Slint diventano Splint.
Gli errori dai posso anche dire che ci stanno ma la mancanza di nomi che a mio avviso dovevano esserci ne cito alcuni:
non prendere niente dallo shoegaze è pressochè un offesa:
Loveless dei My Bloody Valentine
Souvlaki degli Slowdive
Nowhere dei Ride
come minimo.
poi c’è tutta la lunga scena Lo-Fi:
Slanted And Enchanted oppure Crooked Rain, Crooked Rain dei Pavement
In The Aeroplane Over The Sea dei Neutral Milk Hotel
The Soft Bulletin oppure Transmission From The Satellite Heart dei Flaming Lips
un album simbolo del pre-britpop quello dei The La’s omonimo.
meritava citazione anche In Utero dei Nirvana
forse meglio Siamese Dream degli Smashing Pumpkins
o Definitely Maybe degli Oasis.
Weezer con l’omonimo (blue album) per quel Punk più pop oppure il magistrale Pinkerton.
Dummy dei Portishead… e molti altri!!!
Rispondi
Gentile Kloo,
lei doveva scrivere questo messaggio a myword,it e non a me. Apprezzo i suoi gusti e le sue divagazioni musicali ,diciamo cosi’ di nicchia, ma non tutti amano certi titoli e certe band.
Il titolo del topic e’ emblematico: il meglio degli anni ’90 per myword.it e non per me. Volevo semplicemente “sondare” il terreno e vedere se qualcuno avrebbe risposto. La ringrazio quindi per essere intervenuto, non condivido in toto le sue preferenze e quelle di myword (alcune si altre no, per esempio per me manca achtung baby di u2 ed e’ solo un esempio) e scuso certi banalissimi errori che possono capitare a chi magari ha scritto l’articolo per passione senza prenderci un euro, proprio cosi come sto facendo io ora. Buon tutto e buona musica a lei. You’re welcome.
Rispondi
Leave A Reply