Pare proprio che, dopo l’abbuffata di revival grunge degli ultimi anni, sia giunto il momento di riscoprire la musica dai cui germi il movimento di Seattle trasse più insegnamenti. Parliamo di Punk, anche se logicamente quello dei figli di Clash, Ramones e Sex Pistols. Al grande banchetto fatto da Blink 182, Rancid e Green Day non potevano che unirsi i redivivi Offspring, assoluti protagonisti di quella che, nella seconda metà degli anni ’90, venne considerata l’ondata punk più interessante da un decennio a quella parte.
Novità? Qualcuna, come la tendenza a spostarsi più verso inediti territori hard rock rispetto al passato. Energia? Da vendere, quasi come se il passare degli anni non facesse che aumentarne l’irruenza. Quella che un tempo era rabbia giovanile, oggi è consapevolezza che nulla cambia al di là dell’età: l’attacco di The Future Is Now rappresenta già un notevole passo avanti rispetto al no future di Johnny Rotten, anche se, sotto sotto, ne condivide pienamente la filosofia, ormai in grado di unire tre generazioni. Le sfuriate di Dirty Magic e Cruising California sono ossigeno puro, mentre All I Have Left Is You è la classica concessione al sentimento.. e la voglia è quella di sentirli dal vivo.
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