Northern Aggression
Wynn Steve
Voto: TRE STELLE E MEZZO
Casa discografica: Yep Roack
Anno: 2010
Aspettavamo da anni un disco così da Steve Wynn: forte, orgoglioso, vibrante, la prova che il vecchio ragazzo del Paisley Underground è rimasto “l’acido bounty rocker dei Dream Syndicate, il quarto Crazy Horse che con la sua chitarra galoppa libero nelle praterie del West.” Qui a dire il vero non siamo nel West ma nel sud, in Texas, come spiega lo scherzoso riferimento del titolo alla guerra di secessione. Wynn è calato a Austin con i fidi Jason Victor, Linda Pitmon e Dave Decastro, i Miracle 3, e con loro ha realizzato il più bel disco da parecchio tempo in qua, suonando un teso rock che al momento giusto sa lasciarsi andare.
L’ “aggressione nordista” comincia subito, con una tonante Resolution e una We Don’t Talk About It più circospetta ma non troppo (“Tony Joe White filtrato dalla Lower East Side,” secondo le istruzioni per l’uso, “Captain Beefheart che vaga per Bowery Street”). I numi tutelari sono Bob Dylan e Neil Young, naturalmente, nelle loro diverse lune: perché se On The Mend è furia e intemperanza (“penso che questa canzone avrebbe potuto andare avanti per altri 20 minuti”), altri momenti come la Pettyana Could Splitter sono più controllati e St. Millwood si concede inebrianti dolcezze e una pedal steel da brividi. C’è spazio anche per una vecchia pagina addirittura prima dei Dream Syndicate (No One Ever Drowns, scritta per gli sconosciutissimi Goat Deity) e per un singolare caso di arte anonima; The Death of Donny B, la canzone forse più struggente dell’album, è una ballad che Wynn ha scoperto su YouTube come colonna sonora di una vecchia pellicola anni 70 e di cui confessa di non conoscere l’autore.
Un album “psichedelico, scivoloso, furtivo, frenetico, saggio, maturo, nervoso, straccione”, per usare la definizione container dell’autore, che Wynn sta presentando dal vivo in queste settimane con il suo nuovo spettacolo, l’ennesimo di una carriera da oltre 2000 live show. Arriverà anche in Italia alla fine di gennaio.
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