Floored By Four
Floored By Four
Voto: 4 STELLE
Casa discografica: Chimera
Anno: 2010
Tutto cominciò a un concerto al Central Park di New York, luglio 2009. Mike Watt, il venerato maestro dei Minutemen che da anni suona con gli Stooges, bissò lo show con Iggy inventandosi un progetto speciale, coinvolgendo il vecchio amico Nels Cline (Wilco) la tastierista ex Cibo Matto Yuka Honda e il suo fidanzato, il batterista Doug Bowne; e qui la storia virò in rosa/nero, perché Yuka lasciò Doug, si mise con Nels ma, insomma, siamo tutti grandicelli e nonostante le tensioni la band rimase unita e riuscì a decollare.
Watt lo chiama “il mio progetto nuovayorkese”, perché lui vive in California, a San Pedro, e ha dovuto mettere da parte il suo lato West Coast. C’è riuscito alla grande, comunque, perché il disco è uno dei più belli dell’anno, con uno spirito di mistero e avventura che richiama grandi miti rock e jazz del passato pur abitando questa dimensione temporale e chiamando a gran voce il futuro. “Sun Ra, Booker T, Bitches Brew, Can, Funkadelic, Sonic Youth”, ne ho letti tanti di riferimenti e altri potrei aggiungerne (Zappa, Sonny Sharrock, Beefheart, Bill Laswell, gli stessi Stooges); ma per non impagliare la musica e rimpicciolirla ad altezza nostalgia, credo sia meglio sottolineare lo spirito libero e curioso che porta a eccitanti variazioni di i format e gli stili, dalla canzone compressa in un vecchio singolo a una visione di 20 minuti, da accattivanti riff di funky soul a mutevoli arcobaleni di rumore.
Fondatore e demiurgo, Watt ha scritto lui la musica o, meglio, stabilito le linee generali, disegnando quattro strisce sonore intitolate ognuna con il nome di uno dei membri; ma attenti a non pensare che il titolare sia anche il mattatore, perché l’equilibrio è lo stesso lungo tutto il CD e a prevalere è sempre Cline con la sua ornitologica chitarra dai mille squiiik e bipppp. Facile innamorarsi soprattutto dei pezzi lunghi, Nels e Dougie, con il dispetto che un amore frustrato porta con sé; perché Watt ha già chiarito che il progetto è chiuso, basta, si passa ad altro, per quanto gli ascoltatori possano dispiacersene.
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