«Basta Led Zeppelin Il rock di oggi? Un pop più rumoroso»
Ma figurarsi se lui si scompone: «Riunire i Led Zeppelin? No, ora preferisco giocare a pallone da centromediano». E capirai, ha sessantadue anni suonati. Dunque sono quasi trent’anni che Robert Plant ascolta la stessa domanda (i Led Zeppelin si sono sciolti ufficialmente il 4 dicembre 1980) e ormai ha accumulato un campionario di risposte in stile Monty Python, surreali e grottesche, fatte apposta tanto per piantarla lì. No, non si riformano, hanno rifiutato anche una tournèe da un milione e mezzo di dollari netti a concerto e ormai quella è roba che non torna più anche perché lui, che è un pezzo d’uomo con una bella pancia e una testa di riccioli biondi da far invidia a un putto di Raffaello, semplicemente non ne ha voglia. E, ascoltando il clamoroso disco che ha appena pubblicato con la sua vecchissima Band of Joy, se ne capisce il motivo. Già . Il suo guardaroba musicale è ormai questo, blues delle origini, folk tradizionale, persino gospel e anche ritmi tribali africani, tutto suonato con premi Nobel della musica come il chitarrista Buddy Miller che ieri lo ha accompagnato da Fazio negli studi di Che tempo che fa.
Due canzoni dal vivo («Non suoniamo mai in playback»), un’intensità clamorosa e alla fine Robert Plant, che ha innestato nel rock lo screaming e l’hollering del blues battezzando una tecnica vocale che le madrasse della musica impongono ancora oggi, se ne è uscito con un semplice: «Spettacolare». E nelle sue parole c’è il peso di trecento milioni di dischi venduti, del piacere e del sangue dei vizi, della sostenibile leggerezza di essere forse l’unica icona rock che non abbia mai venduto l’anima al diavolo del passato.
Robert Plant, viene da noi in tv ma sono cinque anni che non sale su di un palco italiano?
«Eh certo che lo so, il promoter Claudio Trotta ogni tanto mi telefona e mi dice: vieni quando vuoi. Ma io ci vengo solo per mangiare bene».
D’altronde in Italia ora c’è molto bailamme, anche politico. Berlusconi?
(sorride – ndr). «Berlusconi avrebbe potuto essere nei Led Zeppelin, magari solo come tuttofare. Così avrebbe imparato a nascondere le sue donne, come ho fatto io…».
Sempre così, le piacciono le battute.
«In realtà , per quanto riguarda i concerti in Italia, tutti noi della band abbiamo progetti, è difficile mettersi insieme per fare un tour e io ormai sono troppo vecchio, e troppo saggio, per pensare di imporlo agli altri».
Però avete suonato qualche concerto per il cd Band of Joy.
«E ci siamo divertiti e abbiamo improvvisato. Durante i soundcheck, abbiamo suonato pure Hard rain’s a-gonna fall di Bob Dylan. In tv bisogna sempre reinventarsi, la radio suonano solo roba come Jay Z e Britney Spears ma a me piace sempre la tradizione rock».
Difatti ha rimesso in piedi la Band of Joy.
«Non è stato il mio primo gruppo ma senz’altro quello più forte. Poi io e Bonzo (il grandioso batterista John Bonham – ndr) abbiamo portato le nostre idee nei Led Zeppelin e le abbiamo mescolate con quelle degli Yardbyrds. Così sono nati gli Zeppelin».
E poi?
«Poi con il tempo il rock si è riempito di grandi cliché. E ora è per lo più una sorta di pop più rumoroso».
Sembra un po’ nostalgico.
«Diciamo che ormai sono un nonno, tanti amici se ne sono andati e sono rimasto qui con il mio cane. Ma la determinazione è il mio peggior nemico e quindi continuo con la mia musica».
A proposito, com’è quella che si sente intorno?
«Mi fa molto piacere ascoltare gruppi come Fleet Foxes e Midlake, hanno suoni familiari, sembra quello che suonavamo quarant’anni fa con i Band of Joy».
Nel disco ci sono anche traditional come Cindy, I’ll marry you someday e Satan your kingdom must come down.
«Quest’ultima avremmo potuta suonarla tranquillamente nel disco Led Zeppelin III. Jimmy Page (il chitarrista dei Led Zeppelin – ndr) e io cercavamo le radici della nostra cultura inglese».Â
Sono trascorsi quasi quarant’anni.
«Allora mi chiedevo: ma come cavolo fa gente come Johnny Cash o Bob Dylan a essere sempre in giro? Ma oggi lo capisco. Ed è anche vero che, quando cantavo Stairway to heaven nel 1972, non avrei mai pensato che avrei potuto ritrovarmi un giorno a parlare qui con la stampa neanche fossi il capo di una multinazionale».
Dicono che Jimmy Page trattasse con Steven Tyler degli Aerosmith per portare sul palco le canzoni dei Led Zeppelin.
«Embé, che male c’è? Se sono amici e stanno bene insieme…».
I Led Zeppelin si sono sciolti trent’anni fa, tre mesi dopo la morte di Bonham.
«Lui sapeva suonare davvero, era un maestro all’avanguardia. Oggi, e lo capite tutti, anche in questo conta molto di più la gestualità ».
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grazie paolo !! che bell’intervista.
la battuta su berlusconi lo conferma ironicissimo e quanto alle parole sulla musica beh … mistero e passione cosa c’è di meglio?
grazie !!
ps speriamo torni, io sono anche stufa di andarmelo a vedere in giro con amici e parenti LOL
thankyou ro.
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grande robert!
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Radiohead guitarist Jonny Greenwood has given fans an update on the band’s new album and future touring plans.
Writing on their official blog at Radiohead/com/deadairspace, Greenwood explained that the band are currently “in the studio” but that they “haven’t quite finished” the follow-up to 2007’s ‘In Rainbows’ yet.
He referenced an interview he gave with Rolling Stone Italy recently, claiming he had been misquoted as saying that the album would contain 10 songs, and that they would play live soon.
“I think this Italian writer has, either through over-enthusiasm or frustration at all my non-committal answers, mistranslated me a little,” Greenwood explained. “In fact we haven’t quite finished the album – in the studio at the moment.”
It had been rumoured that Radiohead may play Glastonbury 2011, but Greenwood wrote that they had not considered any new live plans yet. “…Nor have we yet considered any touring,” he outlined. “The plan is to have no plan until the record is finished.”
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Damon Albarn has said that Blur have discussed doing something “small” as a band together in January.
The frontman is currently on tour with Gorillaz in the UK, but he told Sky News that the four-piece could convene again in the new year.
“We [Blur] did talk about doing something in January,” he said. “Something small, no career-based world domination ideas.”
Earlier this year Albarn told NME that he was planning on releasing further one-off Blur singles after they released a new song, ‘Fool’s Day’, for Record Store Day in April. Last month he said: “I’ve got a lot of songs that will always only be comfortable in the context of Blur.”
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Audio snippets from Danger Mouse’s collaborations with Jack White and Norah Jones have appeared online.
The songs appear on the producer’s new collaboration album with composer Daniele Luppi, called ‘Rome’.
Five segments of songs taken from the album have been posted online ahead of its release next year and are available to hear at Soundcloud.com.
The album is primarily a collaboration between Danger Mouse, real name Brian Burton, and Italian composer Luppi. It features guest singing spots from White and Jones, both of whom can be heard on the audio clip, which was originally broadcast on the NPR Music radio station.
‘Rome’, which has been recorded in parts over the past five years, was inspired by the film soundtrack work of Ennio Morricone.
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Ringrazio Buzz per tutti i post a proposito di LCD Soundsystem ad oggi con Grinderman la miglior band che abbia visto dal vivo nel 2010. Ma stasera tocca ai Gorillaz (con tanti ospiti oltre che due Clash al fianco di Albarn…) e chissa’ che non si aggiungano al best of di quest’anno… Intanto ieri all’O2 Arena a Londra non si sono certo risparmiati…
#1 Orchestral Intro
#2 Welcome to the World of the Plastic Beach
#3 Last Living Souls
#4 19/2000
#5 Stylo
#6 On Melancholy Hill
#7 Rhinestone Eyes Play Video
#8 Kids With Guns
#9 Superfast Jellyfish
#10 Tomorrow Comes Today
#11 Empire Ants
#12 Broken
#13 Dirty Harry
#14 Doncamatic (All Played Out)
#15 El Mañana
#16 White Flag Play
#17 To Binge
#18 DARE
#19 Glitter Freeze
#20 Punk
#21 Plastic Beach
# Encore:
#22 Cloud of Unknowing
#23 Feel Good Inc.
#24 Clint Eastwood
#25 Don’t Get Lost In Heaven
#26 Demon Days
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grandi tutti, grande giornata per il BRC
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