Danger Mouse e Sparklehorse
Voto:
Casa discografica: EMI
Anno: 2010
Un disco, un evento, una telenovela. Quando Danger Mouse e gli Sparklehorse progettarono la loro collaborazione, più di tre anni orsono, coinvolgendo il leggendario regista David Lynch, non avrebbero mai pensato di affrontare le traversie che invece hanno afflitto l’opera mettendone in dubbio la stessa pubblicazione. Per questioni contrattuali il disco è rimasto parcheggiato negli archivi per mesi e quando a maggio è uscito il libro di oltre 100 pagine che doveva accompagnarlo nella versione de luxe (curato da Lynch), gli appassionati hanno trovato nella confezione un CD-R vuoto con l’avviso “per questioni legali, il CD non contiene musica. Usatelo come volete”. Aggiungete la morte nei mesi scorsi di Mark Linkous, il leader degli Sparklehorse, e avrete un quadro inquietante della situazione. Son rischi che si corrono, d’altronde, quando si viaggia nella “scura notte dell’anima”.
Un disco, un evento, una telenovela; e un musical circus, anche, se è vero che i brani hanno cantanti diversi, a complicare ancora di più la tenebrosa situazione. Sono giovani rampanti e venerati maestri, i Flaming Lips e Suzanne Vega, ospiti inattesi (David Lynch in due brani) ed eroi bruciati dal destino (Mark Linkous che duetta con Nina Persson in Daddy’s Gone), che navigano tutti acque torbide e tempestose su onde di malinconia e struggimento. Qualcuno si ribella e urla forte al cielo, come Black Francis o l’indomabile Iggy Pop, qualcuno la mette sul fatuo (Julian Casablancas nella piacevole Little Girl) ma il destino è segnato: organi tremolanti, chitarre vaghe, un clima di favola noire che trova il suo apice alla fine, quando Vic Chesnutt segna la mente con lo stiletto della sua voce in Grim Augury e David Lynch spande le note della title track avvolto in una nebbia sonora come un 78 giri degli anni 20. Lì davvero il capolinea di un “viaggio al termine della notte”.
Un disco per l’estate, se accettate il paradosso: nel senso che andrebbe metabolizzato per giorni e settimane alla scoperta di fascinosi segreti che, il tempo dei miei due ascolti, ho solo potuto intuire.
Related Articles
No user responded in this post
Leave A Reply