AI LONDINESI NON IMPORTA IL CALCIO E IL CLIMA EQUATORIALE
HARD ROCK CALLING -LONDRA HYDE PARK 25-26 E 27 GIUGNO 2010
Prima serata ,venerdi’ 25 giugno 2010
L’Hard Rock Calling e’ diventato per la City una specie di appuntamento fisso per gli amanti della musica nonostante la concomitanza del Festival per eccellenza di Glastonbury ,il torneo di Wimbledon, i mondiali di calcio e cosi’ via.
Si parte venerdi 25 giugno con headliner i Pearl Jam da Seattle,la storia del grunge coi Nirvana e altre band meno conosciute ai piu’.
Prima dei PJ le delusioni Gaslight Anthem ,punk newyorkese di ottima fattura su disco (il primo per me particolarmente bello) ma dal vivo suoni che coprono altri suoni,sezione ritmica fuori fase, refrain quasi incomprensibili. Gli Hives invece coi loro costumini bianconeri non riescono ,nonostante l’autoincitamento, a prendere un piccolo posticino nel cuore della platea che in media poteva essere calcolata nell’ordine delle centomila persone.
Ma non  preoccupatevi:la location e il sound  erano perfetti,l’organizzazione inappuntabile,il servizio di sicurezza vigile come mai avevo visto in vita mia.
Poi e’ stata la volta,nel tardo pomeriggio di Ben Harper e la sua band e qui  ci sono opinioni molteplici.
La mia e’ che il buon Ben se suonasse da solo con la sua chitarra scalderebbe molto gli spettatori perche’ ha grandi doti.
La band ,secondo me ,e’ come una specie di freno,”rallenta” insomma la corsa del talento naturale “harperiano”.
Ecco che salgono sul main stage i Pearl Jam :Eddie Vedder e soci scalpitano gia’ dalle prime note,cantano con Ben Harper  (poi vi diro’ cosa) ,picchiano duro su strumenti e note,ti fanno divertire. Quello che rompe un pochetto sono i discorsi ,a volte un pochino fuori fase (alla Zero per intenderci) ,di Eddie apparso in serata da “dovere” e non da “piacere” con lievissimi abbassamenti di voce. Dice ” ci vorrebbe una birra”,ma gli portano “solo” champagne.
Dividerei lo show in tre parti:il disco nuovo eseguito in modo perfetto senza sbavature e non per intero, le ballate stile “into the wild” che fanno risalire tutte le valutazioni su Eddie e i classici da Ten and co. che ti fanno andare in corto circuito pure le budella……..tutto sommato un concerto da 7,5 ,non al top per via dei problemi del “benzinaio” di Seattle ma io mi accontento. Adesso li rivedro’ a Mestre. Ovviamente nel metro di valutazione personale sono da sottolineare le cover “under pressure ” ,le canzoni inedite e le dediche varie.Tutto indice di grande poliedricita’ e di poco immobilismo .
Ecco la setlist dei PJ a Londra:
Given To Fly
Why Go
Brain Damage
Corduroy
Got Some
Once
World Wide Suicide
Elderly Woman Behind The Counter In A Small Town
Amongst The Waves
Even Flow
Unthought Known
Nothingman
Arms Aloft
Not For You
Of The Earth
State Of Love And Trust
Do The Evolution
Wasted Reprise
Better Man / Save it for Later
Encore 1
Just Breathe
Red Mosquito
Black
Porch
Encore 2
Go
The Fixer
Alive
Yellow Ledbetter
Related Articles
3 users responded in this post
Grande Frank!
Rispondi
Grazie Ilaria,non merito tanto .-)
Rispondi
MA QUANTO E’ ROCK BUZZ DI SPALLE A HYDEPARK….
peccato per il vedder profeta sconclusionato, pero’ hanno fatto anche red mosquito, una delle mie favorite post TEN!
Rispondi
Leave A Reply