Don Backy festeggia le nozze d’oro con la canzone. Lo fa con un evento doppio: la pubblicazione di un nuovo libro “Storia di altre storie†e della sua ultima fatica discografica “Il mestiere delle canzoni”, in uscita anche essa a gennaio, dove sfodera al meglio la sua vena creativa.
L’autore di brani diventati dei classici come “L’immensità â€, “Canzone “Casa biancaâ€, solo per citare alcuni titoli degli oltre quattrocento brani da lui incisi ed portati al successo anche da altri interpreti, tra cui Mina, Milva ed Adriano Celentano, sta vivendo la sua seconda giovinezza artistica.
Di sicuro non è un personaggio che vive sull’onda del revival, anche se il suo evergreen “L’immensità †gode il privilegio di essere scelto come cover, l’ultima, in ordine di tempo è quella di Francesco Renga, inserita nel suo ultimo album di successo “Orchestra e voceâ€.
Spesso la sua originalità gli ha fatto precorrere i tempi: nel 1972, infatti, presentò alla commissione di Sanremo un brano sul disagio mentale “Sognando†e fu bocciato clamorosamente. Ci pensò Mina a tirarlo fuori dall’anonimato e a fornire una strepitosa interpretazione live nei suoi ultimi concerti del 1978.
Recentemente, avendo saputo che il manoscritto inedito non datato apparso sul libro “L’ultima occasione per vivere†con grafia di Mia Martini, contiene la trascrizione del testo di “Sognandoâ€, ha così commentato:
‘Ho appreso sul mio brano “Sognando”, di cui la cara Mia, prendeva appunti sul suo diario. Sì, mi ero rivisto con lei – non recentemente – ma durante un concerto di tanti anni fa, quando ancora circolavano le voci assassine, che l’hanno distrutta. Quella di inviarle un paio di canzoni era solo una mia intenzione, che purtroppo non ha fatto in tempo a concretizzarsi. Non sapevo della eventuale sua volontà di incidere il brano “Sognandoâ€, immaginare che forse questa era la sua intenzione, mi ha commosso e per me, adesso, è come se lo avesse fatto. So che Mimì Berté, alias Mia Martini, cercava il modo di esprimere le sue angosce, identificandosi nella tragica protagonista di quella canzone, che evidentemente sentiva così vicina’.
Il suo nuovo libro “Storia di altre storieâ€, il secondo volume di una trilogia “Questa è la storiaâ€, racconta un viaggio nella memoria del tempo, attraverso immagini belle e rivelatrici sul filo di un linguaggio fresco e privo di conformismi auto/celebrativi – con ironia pungente e critica, quasi con nostalgia. Una calda soffitta nella quale ritrovare un po’ di se stessi o scoprirci le radici della nostra musica leggera e…non solo!
‘Nello spirito e nella estensione vocale mi sento ancora un diciottenne’ ha affermato l’artista toscano, che ha da poco terminato la registrazione del suo album di inediti “Il mestiere delle canzoni”, a conferma della sua sensibilità e abilità nel comporre.
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