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Bruce Cockburn
Voto:Â
Casa discografica: True North-IRD
Anno: 2009
Dal dizionario 24.000 dischi
Bruce Cockburn
“Nel corso degli anni, sono usciti diversi CD dal vivo a nome mio. Per questioni puramente di circostanza, li ho sempre registrati in gruppo, con le formazioni che di volta in volta avevo. Questi dischi sono stati ben accolti ma c’era sempre qualcuno che mi chiedeva un album dal vivo mio e soltanto mio. Siccome metà delle cose che faccio effettivamente le faccio da solo, era una richiesta sensata. Così, ecco il mio live solo. E scusate se c’è voluto tanto.”
Bruce Cockburn spiega così questo suo nuovo album, “un pezzo di vita”, come vuole il titolo, e non un semplice numero di catalogo in fondo a una lunga discografia. La forma solistica in effetti gli si addice: ci sono più raccoglimento, intensità , emozione nelle storie che racconta se a risuonare è solo una chitarra, con la voce ferma dell’ex ragazzo di Ottawa che il tempo non ha scalfito nonostante i sessanta e più anni. Cockburn è un grande cantastorie, che con il tempo ha maturato una bella personalità sul ceppo del timido visionario che era in gioventù. Ha un catalogo ampio e ricco, e solo l’imbarazzo della scelta: e tutto si accorda con naturalezza, le pagine degli anni ’70 e le canzoni più recenti, la speranza di Lovers In A Dangerous Time e l’indignazione di If I Had A Rocket Launcher, e altre perle che magari il grande pubblico non sa, e cosa si perde! - Soul Of A Man, per esempio, o quel distillato di filosofica saggezza che è Pacing The Cage.
Hanno registrato dieci concerti nel maggio dell’anno scorso e selezionato poi 22 brani, montandoli come se fosse un unico show. Nelle registrazioni sono finiti anche i sound check, e alcuni momenti erano così curiosi e vibranti che è stata inserita una breve coda anche con quelli. Bella idea insolita, “e forse un giorno andrà pubblicato un CD intero di canzoni solo dai sound check”.
Riccardo Bertoncelli
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